Moreness #3: È possibile trovare veri amici sul luogo di lavoro?
Perché dovresti fare amicizia con i tuoi colleghi
Buondì! Oggi parliamo di qualcosa che credo sia alla base del nostro benessere quotidiano e della nostra crescita professionale, ma spesso sottovalutato: le amicizie sul posto di lavoro.
Pensateci: trascorriamo così tanto tempo con i nostri colleghi che è inevitabile che si creino legami.
Questi legami si possono presentare in un'ampia varietà di occasioni e forme: da colleghi che allietano le giornate alleggerendo la pausa pranzo con scherzi e battute, gesti di amicizia come quel messaggio o quella telefonata quando proprio la giornata non è stata una delle migliori, pause caffè, aperitivi serali, fino a veri e propri amori che si possono trovare in ufficio..
Ma cosa rende queste amicizie così speciali?
Purtroppo la scelta del tema di oggi nasce da una notizia recente che mi ha un po' rattristato ma che in fondo mi ha fatto riflettere sul perché le amicizie siano così importanti per il nostro successo e la nostra felicità.
Siete pronti? Iniziamo!
Moreness #3: È possibile trovare veri amici sul luogo di lavoro?
Immaginate per un momento di svegliarvi ogni mattina con entusiasmo, sapendo che non solo andrete a lavorare, ma che passerete la giornata con persone che vi fanno sentire bene, che vi capiscono e che vi supportano.
Vi suona troppo bello per essere vero?
Vi garantisco che è possibile.
E voglio raccontarvi come e perché questo può fare la differenza nella vostra vita.
Lasciatemi iniziare con una storia personale: Antonio non è solo un collega, è un amico. Quando sono arrivato in ufficio, abbiamo immediatamente legato.
Entrambi amiamo parlare delle nostre passioni e ambizioni, ridere e scherzare durante le pause pranzo, e scambiarci consigli davanti ad un buon calice di vino infrasettimanale.
Ma, più di tutto, mi piace lavorare insieme. Condividiamo idee, consigli sinceri, fastidi e battute.
Antonio ha reso la mia vita professionale—e personale—molto migliore.
Dopotutto, fin dalle mie prime esperienze, ho sviluppato altre amicizie profonde attraverso il lavoro. Nella società precedente ho incontrato Michela, che è diventata come una sorella; Valerio e Marco con cui ancora adesso ci ritroviamo nei finesettimana; per non parlare dei colleghi universitari con cui sono cresciuto, a cui devo molto e con cui ancora oggi ci ritroviamo in splendide reunion e in matrimoni bellissimi.
E poi c'è Marghe con cui oggi convivo e condivido i progetti futuri.
Insomma, ho sempre incontrato persone che oggi conoscono me, il mio lavoro e la mia vita estremamente bene.
Mi considero uno dei fortunati.
L'Importanza delle Amicizie sul Posto di Lavoro
Pensateci.. trascorriamo 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana in ufficio. Solitamente, passiamo più di 90 ore al mese a stretto contatto con i colleghi. Questo tempo, in modo del tutto naturale, ci porta a stringere amicizie con chi ci sta vicino. Condividere una delusione o un momento di felicità prima di iniziare il lavoro o durante la pausa caffè diventa normale, a volte necessario.
Un sano rapporto di amicizia sul lavoro può avere diversi lati positivi: innanzitutto, svolgere le proprie mansioni sarà più piacevole. Un ambiente amichevole rasserena gli animi di tutti, chiedere e dare aiuto diventa più semplice.
Un clima non ostile, amichevole, è propedeutico non solo al buon funzionamento lavorativo, ma migliora anche le performance individuali.
Vivere l’ambiente di lavoro come più accogliente intimo, quasi una seconda casa, permette di ricevere maggiori aiuti e solidarietà nei momenti di difficoltà, consigli e informazioni utili per lo svolgimento del proprio lavoro.
Nei momenti di difficoltà, un collega amico può fornire consigli specifici in quanto conosce la tua vita e le tue problematiche. Svolgere attività di lavoro con colleghi-amici può risultare più appassionante, divertente e soddisfacente.
Un po' di dati e ricerche
Studi recenti dimostrano che instaurare amicizie vere sul posto di lavoro sia benefico per tutto il team. Con sempre maggiore frequenza si parla di team building, ovvero la costruzione di un gruppo di lavoro coeso, che condivide obiettivi, risultati ma anche emozioni.
Lasciatemi condividere con voi alcuni studi affascinanti.
In "Friendship" la sociologa Lydia Denworth esplora come le amicizie diano scopo, significato e una visione positiva della vita. La presenza di un amico può rendere più facile affrontare le sfide, ridurre la pressione sanguigna e migliorare le cellule immunitarie.
Mentre "Together" di Vivek Murthy sottolinea che l'amicizia è fondamentale per relazioni professionali di successo. Le connessioni umane sono essenziali per il nostro benessere emotivo e fisico, migliorando la qualità della nostra vita lavorativa e personale.
"È nelle nostre relazioni che troviamo il sostegno emotivo e il potere di cui abbiamo bisogno per prosperare". Vivek Murthy
Nel libro "Social Chemistry", la professoressa Marissa King della Yale University spiega come le connessioni sociali siano fondamentali per il nostro funzionamento cognitivo, la resilienza e l'engagement lavorativo. La King cita studi che dimostrano che i team di amici lavorano meglio insieme; le persone con colleghi di supporto godono di un miglior equilibrio tra vita lavorativa e personale e sono meno stressate. I legami personali forti aumentano la condivisione di informazioni e idee, la fiducia in se stessi e l'apprendimento. Chi ha amici stretti sul lavoro è più efficiente e soddisfatto del proprio lavoro.
Poi se vogliamo metterci anche dei numeri, una ricerca di Tom Rath suggerisce che se uno dei tuoi colleghi è un "migliore" amico, sei sette volte più coinvolto nel lavoro rispetto alla media.
Questi studi e ricerche dimostrano chiaramente l'importanza di coltivare amicizie sul posto di lavoro. Non solo migliorano il nostro benessere psicologico, ma ci rendono anche più resilienti, produttivi e soddisfatti della nostra vita professionale.
Ma a proposito: tu sei o fai il tuo lavoro? Se ti interessa sapere della differenza ne ho parlato in un episodio precedente.
Le Sfide delle Amicizie al Lavoro
Non tutti però hanno amici al lavoro. Nel 1985, quasi metà degli americani aveva un "amico stretto" in ufficio; mentre nel 2004 solo il 30% lo aveva. Le persone dicono di tenere ai rapporti di amicizia al lavoro, ma con il tempo e l'energia limitati, spesso gli amici non sono la priorità.
Ma come possiamo cambiare questo trend?
Bhe ecco alcuni consigli pratici, perché fare amicizia richiede uno sforzo innanzitutto da parte nostra:
Sii paziente: Le persone generalmente hanno bisogno di almeno 80-100 ore insieme prima di potersi chiamare amici.
Prossimità: La vicinanza aiuta a costruire legami. Trascorrere tempo insieme, in ufficio, se si fa molto smart-working, e al di fuori dell'ambiente di lavoro, è fondamentale per conoscersi davvero.
Reciprocità: I veri amici si supportano a vicenda, generando sentimenti positivi e crescita personale. Mostrate interesse genuino per la vita degli altri, condividete le vostre esperienze e ascoltate con attenzione. Secondo Daniel Goleman (uno dei miei autori preferiti) lavorare con intelligenza emotiva richiede consapevolezza sociale: riconoscere ed empatizzare con le emozioni degli altri. Questo approccio non solo migliora le relazioni interpersonali, ma anche la collaborazione e l'efficacia del team. La capacità di comprendere e rispondere adeguatamente alle emozioni dei colleghi crea un ambiente di lavoro più armonioso e produttivo.
Un Mondo di Esempi
Pensate a tutte le coppie di amici famosi che hanno raggiunto grandi successi insieme: Steve Jobs e Steve Wozniak, LeBron James e Dwyane Wade, Oprah Winfrey e Gayle King. Questi duetti non solo hanno eccelso nei loro campi, ma hanno anche trovato sostegno e ispirazione l'uno nell'altro.
E perché non fare degli esempi italiani di grandi amicizie che hanno portato a successi straordinari: Leonardo Del Vecchio e Francesco Milleri hanno trasformato Luxottica in un gigante mondiale nel settore dell'occhialeria, con una partnership basata sulla fiducia e la visione condivisa; o Carlo Verdone e Sergio Leone, la loro amicizia ha portato alla creazione di film iconici del cinema italiano, con Leone che ha spesso sostenuto e ispirato Verdone nelle sue prime fasi di carriera.
Ma anche Fiorello e Marco Baldini, la cui complicità e il loro spirito di squadra hanno rivoluzionato la radio italiana , diventato un cult seguito da milioni di ascoltatori.




Il finale della storia
Sapete, la vita vera si svolge anche sul posto di lavoro: viviamo successi, gioie, fallimenti e traumi. E in mezzo a tutto questo, abbiamo bisogno di veri amici, proprio lì, accanto a noi, per affrontare ogni sfida.
Purtroppo la scorsa settimana ho ricevuto la triste notizia che il mio amico e collega Antonio lascerà l'ufficio. È stato un colpo duro, ma gli auguro il meglio per le sue nuove avventure. Sono davvero grato di aver passato gli ultimi due anni ridendo e imparando così tanto insieme.
..E sono sicuro che la nostra amicizia proseguirà.
In ogni momento abbiamo la scelta di se e quanto connetterci con la persona davanti a noi. Prendetevi il tempo per costruire relazioni di qualità. Investite nell'amicizia. Semplici gesti, come un sorriso, possono avere un impatto profondo sulle nostre relazioni e sul nostro ambiente di lavoro.
E se siete tra i fortunati che hanno già trovato un amico al lavoro, apprezzatelo e fateglielo sapere.
📚 Cose interessanti online
Social Chemistry: Decoding the Patterns of Human Connection di Marissa King. Un'analisi approfondita su come le connessioni sociali influenzano il nostro funzionamento cognitivo e la nostra resilienza sul lavoro.
Lavorare con intelligenza emotiva: come inventare un nuovo rapporto con il lavoro di Daniel Goleman, uno dei miei autori preferiti.
Video TED: Frientimacy: the three requirements of all healthy friendships - Shasta Nelson esplora l'importanza delle amicizie sul lavoro e come queste possano migliorare la nostra vita professionale e personale.
Work and Well-being: The Changing Face of Occupational Safety and Health su CDC (Centers for Disease Control and Prevention): Le connessioni sociali di qualità possono ridurre il rischio di malattie croniche e gravi, come malattie cardiache, ictus, demenza, depressione e ansia.
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Giambattista