Buondì! Oggi parliamo di qualcosa che, anche se ci riguarda tutti, facciamo fatica a parlarne: i soldi.
Discutiamo apertamente di tanti argomenti, anche i più personali, ma quando si tratta di denaro c'è proprio un tabù. Eppure, aprirci su questo tema potrebbe fare davvero la differenza nelle nostre vite.
Perché? Beh, lo scoprirete proseguendo nella lettura.
Nel frattempo vi dico che sono stato di recente a Venezia per una conversazione che abbiamo organizzato come TEDxVenezia presso le bellissime procuratie vecchie in Piazza San Marco, ospiti di The Human Safety Net. Mi sono divertito tantissimo e qui il link per saperne un po' di più. Link
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Moreness #9: Cosa succede quando parli di soldi?
Hai mai fatto caso a quanto sia complicato parlare apertamente di soldi? Certo, in Italia lamentarsi che “non bastano mai” è quasi un riflesso automatico, ma appena si passa ai dettagli – stipendio, risparmi, investimenti – ecco che cala il silenzio e l'imbarazzo. Sembra quasi un tabù.
Curioso, no? Con amici e colleghi discutiamo senza problemi di relazioni, sogni, fallimenti e persino di sesso. Ma appena si parla di soldi, ci blocchiamo. Eppure, affrontare questi temi potrebbe essere la chiave per migliorare il nostro benessere finanziario e, di conseguenza, la qualità della nostra vita.
Mi ci sono voluti anni per imparare a parlare apertamente del mio stipendio.
Quando ho iniziato a condividere le mie esperienze con colleghi coraggiosi che hanno contraccambiato raccontandomi quanto guadagnavano, ho capito che era stata la scelta giusta. Da quel momento, ne ho tratto benefici enormi, ma devo ammettere che c'è ancora una certa reticenza quando si tratta di parlare di questo argomento e l'ho fatto solo con pochi.
Su Wired, Emily Dreyfuss scrisse un interessante articolo dal titolo "La mia lotta contro l'ultimo grande tabù: ammettere il mio stipendio" (“My Struggle With The Last Great Taboo: Admitting My Salary“), nel quale in un certo senso si fa la mia stessa domanda:
"a 21 anni mi hanno offerto un contratto e io l’ho firmato senza farmi troppi dubbi. Ma quanto avrei dovuto esigere? Quanto guadagna una persona alla quale è stata offerta la mia stessa posizione? Boh: “Io ho firmato sulla linea tratteggiata senza esitazioni,” spiega, grata dell’opportunità.
E voi quante volte avete evitato di parlare del vostro stipendio per paura del giudizio degli altri?
Vi faccio due esempi differenti che mi sono capitati nel corso degli anni: sapere che potreste aspirare ad uno stipendio più alto per la stessa mansione che state facendo potrebbe essere un campanello di allarme per potervi fare valere.
Diversamente, sapere che invece siete pagati in modo equo agli altri potrebbe essere uno stimolo per imparare nuove skill e competenze per poter incrementare il vostro valore professionale.
Il punto è questo: non parlare di soldi ci limita. Limita la nostra capacità di imparare, di crescere e di prendere decisioni informate.
Perché è così? Cos'è che rende il denaro uno dei grandi tabù del nostro tempo?
Il denaro come tabù culturale
In Italia, parlare di soldi è come svelare un segreto di famiglia. È strano, vero? Lo associamo a qualcosa di così intimo che preferiamo evitare l’argomento del tutto. Ma questo silenzio non fa che peggiorare la situazione: ci ritroviamo poco preparati a gestire le nostre finanze, risparmi, investimenti, piani pensionistici, e questo ci penalizza nel lungo termine.
Immaginate se fosse normale confrontarsi su domande come: Come gestisci i tuoi risparmi? oppure In cosa hai investito? Hai un piano pensione integrativo?
Sarebbe un cambio radicale di prospettiva, no? Parlare apertamente di denaro ci aiuterebbe tutti a fare scelte migliori, a imparare soprattutto dagli errori degli altri e a crescere insieme.
E soprattutto ad essere un minimo preparati per non finire in mano a fuffa guru finanziari, ma di questo sto preparando un altro episodio. :)
In molti altri paesi, il denaro non è un tabù. Anzi, l’educazione finanziaria è parte integrante del sistema scolastico. Un esempio? Negli Stati Uniti ci sono programmi estivi che insegnano ai ragazzi come gestire i soldi, come il famoso programma “How to Become a Millionaire”. Questo non significa che tutti diventeranno miliardari, ma li prepara a prendere decisioni consapevoli sul proprio futuro finanziario.
In Germania, c'è la "Banca dei Giovani", che offre programmi educativi per insegnare ai ragazzi a gestire risparmi e investimenti. In Regno Unito, l'educazione finanziaria è parte del curriculum scolastico.
Tutti questi esempi ci dicono una cosa: investire nell'educazione finanziaria dei giovani è essenziale per prepararli a prendere decisioni finanziarie intelligenti e responsabili.
Che cosa dice il galateo sui soldi?
Secondo il galateo, parlare di soldi richiede tatto e discrezione. Questo però non significa evitare l’argomento, ma piuttosto affrontarlo nel modo giusto.
Non è mai appropriato entrare nei dettagli delle proprie finanze in un contesto sociale, né dare consigli non richiesti su come gli altri dovrebbero gestire i propri soldi. Ma c’è una grande differenza tra il rispetto per la privacy e il silenzio totale.
Parlare di soldi e confrontarsi con persone di cui vi fidate – che io chiamo "i coraggiosi" – può essere incredibilmente utile. È uno scambio che apre la porta a consigli sinceri e utili, e a esperienze che possono far crescere tutti.
La mia esperienza con il denaro
Anche per me non è stato facile all'inizio. E non lo è tutt'ora. Sono cresciuto in un sistema, quello italiano, dove l'università ci "parcheggia" per cinque anni, e ci dimentichiamo di tutto ciò che non riguarda il nostro indirizzo di studio. Nessuno ci dice quali stipendi aspettarci, come investire o pianificare una pensione (a meno che tu non abbia studiato materie di economia).
La verità è che per molti millennial come me, le garanzie che i nostri genitori avevano – un lavoro sicuro, una pensione garantita – oggi sono solo un lontano ricordo.

Nonostante il numero di occupati sia aumentato dal 2022, è prevedibile che anche il numero delle pensioni sia cresciuto proporzionalmente, riducendo ulteriormente il divario e rendendo il sorpasso tra pensioni e stipendi sempre più imminente.
E così arriva il primo stipendio, e insieme a lui le decisioni finanziarie importanti: lavoro dipendente o partita IVA? Acquisto della prima casa o affitto? Come risparmiare per i figli? Vale la pena aprire un fondo pensione?
La nostra vita è fatta di tappe che ci costringono a fare i conti con le nostre finanze e diventa necessario imparare a gestirle.
Fortunatamente i miei genitori mi hanno influenzato positivamente nel rapporto col denaro, ma soprattutto mia mamma mi ha sempre insegnato a tenere sotto controllo entrate e uscite fin da quando ero piccolo. Poi mio fratello, che ha studiato economia e finanza, è sempre stato un punto di riferimento prezioso per consigli e confronti. Ed infine ho incontrato quei “colleghi coraggiosi” fondamentali per confrontarsi apertamente sui temi più delicati. (quindi grazie!)
Ed è qui che entra in gioco l'educazione finanziaria.
A proposito, di amicizia sul lavoro ne ho già parlato qui.
Cos'è davvero l'educazione finanziaria?
Quando parliamo di educazione finanziaria, non stiamo parlando di teorie astratte o di formule matematiche complicate. Si tratta di capire le basi, quelle cose semplici che regolano il mondo dei soldi.
Vuoi degli esempi concreti?
È sapere cos’è l’inflazione, come funzionano le azioni o le obbligazioni, e perché è fondamentale diversificare i tuoi investimenti.
L’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) la definisce come “un processo per migliorare la nostra comprensione di concetti e strumenti finanziari” per poter fare scelte più consapevoli. In parole semplici, vuol dire imparare a usare bene i nostri soldi, evitando errori che ci possono costare cari in futuro.
I numeri dell'educazione finanziaria in Italia: una realtà preoccupante
Prendiamo un dato recente: il 27 giugno 2024, la Banca d’Italia e l’INVALSI hanno pubblicato i risultati italiani dell’indagine OCSE PISA 2022 sull’alfabetizzazione finanziaria dei giovani.
La situazione? Non molto positiva.
Solo il 17% degli adulti italiani supera la soglia minima di competenze finanziarie. Su una scala di 100, abbiamo ottenuto un punteggio di 53. Per farti un’idea, la Germania è a 76, la Francia a 62 e la Spagna a 64. Siamo molto indietro.
E non va meglio per i più giovani. Nonostante l’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole, più del 20% degli studenti italiani non raggiunge nemmeno il livello base di competenze. La media OCSE è del 14,7%, quindi anche qui siamo in ritardo. Per di più, solo il 40% dei giovani discute di soldi in famiglia.
Una percentuale bassa, se pensi a quanto potrebbero imparare parlando di questi temi con i loro genitori.
Quindi in Italia, purtroppo, la mancanza di educazione finanziaria espone molti al rischio di prendere decisioni sbagliate e, peggio ancora, di cadere vittime di truffe.
Potremmo sicuramente sperare in maggiori investimenti futuri da parte del paese e aspettare, ma non è forse meglio agire adesso e iniziare a prendersene cura in prima persona? Dopotutto vale sempre il detto "chi fa da se fa per tre".
Il potere del dialogo finanziario
Quindi, alla fine dei conti, vale la pena parlare apertamente di soldi? La mia risposta è decisamente sì.
Lavoriamo per molte ragioni: per soddisfazione, per passione, ma anche, diciamolo chiaramente, per guadagnare. E capire come gestire quei guadagni dovrebbe essere una priorità per tutti noi.
Negli ultimi anni ho imparato una cosa fondamentale: parlare di soldi con famigliari, amici e colleghi è stato uno dei modi migliori per crescere, sia professionalmente che finanziariamente. Ogni conversazione mi ha aperto nuove prospettive su investimenti, mutui, piani pensionistici. Discutere di questi argomenti ci rende più consapevoli e pronti a fare scelte intelligenti.
Ma, come in tutte le cose, serve il coraggio di chiedere e di dare consigli sinceri... sempre con rispetto e discrezione del bon ton.
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📚 Cose interessanti online
“The Psychology of Money” di Morgan Housel esplora il modo in cui le persone pensano e si comportano riguardo al denaro attraverso 19 brevi storie. Il libro sottolinea che il successo finanziario non dipende solo dalle conoscenze tecniche, ma soprattutto dai comportamenti e dalle decisioni quotidiane.
Articolo di Wired – "My Struggle With The Last Great Taboo: Admitting My Salary" di Emily Dreyfuss: questo articolo racconta il suo viaggio personale verso l’apertura sul tema del denaro, rompendo uno dei grandi tabù della società. Una lettura ispiratrice e molto attuale.
Cosa ci dicono i dati sull'alfabetizzazione finanziaria degli studenti quindicenni in Italia?Questo report è interessante perché analizza l'alfabetizzazione finanziaria degli studenti quindicenni in Italia, basandosi sui dati del PISA 2022. Questo tipo di analisi è cruciale per sviluppare programmi educativi mirati a migliorare l'alfabetizzazione finanziaria dei giovani.
🎙️ Un po' di cose belle
Gratitudine: Una newsletter che cattura atti di gentilezza come in una polaroid: Gratitude Polaroid. Perchè senza gratitudine non si va lontano.
Conoscersi: The Human Safety Net è un’iniziativa globale che mira a liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni vulnerabili, attraverso programmi di inclusione sociale e sviluppo. Attualmente, la sede che si trova nelle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco, Venezia ospita la mostra interattiva “A World of Potential”. Questa esposizione è progettata per aiutare i visitatori a scoprire e connettersi con i propri punti di forza caratteriali attraverso un percorso immersivo e interattivo. La mostra include 16 installazioni multimediali che esplorano valori come creatività, perseveranza, gratitudine, curiosità, speranza, intelligenza sociale e lavoro di squadra.
Generosità: Grazie a eroi locali, un programma di restauro ha reso Rio un luogo molto più vivibile. Il progetto Refloresta Rio è stato avviato dal governo della città nel 1986. Nel 2019 ha trasformato il paesaggio della città, avendo formato 15.000 lavoratori locali che hanno piantato 10 milioni di piantine in un'area grande dieci volte il Central Park di New York.